Non abbiate timore.
(sulla sua scrittura)
A 14 anni ho sentito di voler costruire una relazione con le persone che non fosse solo comunicare esigenze fisiche.
Se sei prigioniero, il bisogno fisico è primario ma poi arriva il momento di altro.
Cosa è l’autismo?
Non è una malattia ma una atipia, cioè una diversità. Io sono diverso nel funzionamento della mente.
Cosa si prova ad essere autistico?
Ci si sente splendidamente grazie, proprio alla grande.
Il tuo rapporto con la tua famiglia?
Beh…io sono stato molto importante per loro. Come avrebbero fatto quattro poveri neurotipici senza un autistico? Anche loro sono stati bravi però.
Cosa ti ha aiutato a superare i tuoi limiti di comunicazione?
Ho avuto una grande neuropsichiatra che ha impostato su di me un lavoro ottimo.
Anche nella scuola ho trovato compagni e professori molto in gamba.
Ti piace la musica?
La musica mi piace molto, soprattutto i pianisti di boogie come Champion Jack Dupree che è il mio preferito. Adoro il suo concepire il piano come uno strumento a percussione. Amo tutto il Country del medio ovest ed in particolare quello tradizionale come il Bluegrass. Mi piace anche il blues delle origini che suona papà.
(Sulla diversità)
Che la diversità non è da compatire ma da accogliere ed integrare. Tutti i disastri del mondo nascono da diversità economiche, politiche culturali viste come minaccia e non come opportunità. La normalità non esiste. Voi non siete normali siete tutti diversi. Ciascuno di noi è unico.
Cosa consigli per curare l’autismo?
È un discorso molto complesso. In breve direi che le esperienze terapeutiche possono essere infinite ed ogni fase della vita chiede di scegliere quelle più adatte.
Cosa è per te un amico?
Per me un amico è chi mi viene a cercare nel mio isolamento. Il mio affetto non lo so dire a parole ma i miei amici lo sentono lo stesso a livello del cuore. Comunichiamo senza parlare.
Come vedi il tuo futuro?
Il mio lavoro va già molto bene. Vorrei trovare una ragazza autistica con cui vivere un amore.
Hai paura che le persone ti abbandonino?
Sì lo so che è un timore grande. Ma fino ad oggi qualcuno si allontana un po’, altri nuovi arrivano ma nessuno è andato veramente via.
Come bilanciare bene per un autistico attività e riposo?
Non so di Sara, posso dirti di me. Molto desidero la relazione ma mi è anche molto faticosa. Quindi punto alla alta qualità della relazione in non molto tempo e poi sto da solo per riposare. Io direi falle fare belle attività e poi rispetta i suoi momenti di isolamento. Il neurotipico medio vede molto male l’isolamento del figlio ma noi non siamo soli, la parola isolamento è sbagliata per indicare una persona che si ritira tra le mille cose che ci sono nella sua interiorità.
Un autistico impegnato sempre fuori di sé è un autistico morto.
(Ad una mamma di una bimba autistica piccola)
Se mi scrivi su Facebook possiamo approfondire. Abbraccia tua figlia da parte mia. Lei è mia sorella nell’autismo. Lei sarà la generazione della piena integrazione dell’autismo, io sono solo uno che prepara la strada.
Cosa suggerisci ai neurotipici che si avvicinano a persone autistiche?
Voi neurotipici parlate tantissimo e a volte in modo molto labile di contenuti. Parlate per rilassarvi, per restare in superfice ed evitare accuratamente la profondità delle cose e delle relazioni. A volte parlate per imporvi. Vi suggerirei di essere più essenziali e più profondi nella vostra comunicazione. Evitate abiti verbali e fate parlare il vostro io più profondo.
Qual’è la cosa più brutta dei neurotipici che si accostano a te?
La cosa più terribile è la pietà. Abbiate pietà di voi se non riuscite ad accogliere la mia diversità. Io sono una persona autistica e gli atteggiamenti di commiserazione mi umiliano profondamente. Possiamo essere fratelli nella pari dignità. Vi commisero forse io perché siete nati rumorosi neurotipici?
Io promuovo il rispetto reciproco, condizione per sviluppare subito la fraternità.
Cosa pensi della falsità di alcuni neurotipici?
Per quanto riguarda la falsità non è un problema, si vede benissimo.
Vuoi dirci qualcosa tu, indipendentemente dalle nostre domande?
Io vi chiederei di accogliere tutti gli emarginati come me e di dare loro i posti di maggiore onore. Rovesciando le gerarchie sociali del mondo costruiremo una società multinclusiva. Ciascuno unico, nessuno escluso.
Scusate se in qualche affermazione sono stato molto deciso. Considerate che ho sofferto tanto e certi temi mi toccano tantissimo.
Vi voglio bene.
Grazie a voi.
(preghiera proposta da Federico)
Mio signore e mio Dio, insegnami a vederti oltre l’inquietudine che sale dal profondo del mio cuore, ogni volta che incontro una persona molto diversa da me. Tu conosci il mio timore e la mia ansia ma ricordami che il mio prossimo è ogni persona che incontro, anche quella inquietante nella sua diversità. Fa che io non scappi a rintanarmi tra i miei simili ma che invece io accolga ogni escluso dalla società.
Fa che io allarghi il mio cuore fino ad accogliere ogni essere umano ed insegnami ad onorare gli umili e a trattare con semplicità i potenti. Donami la passione di cercare te nelle persone più sole. Insegnami che solo amare chi non è amabile mi dà certezza di autenticità e che l’amore non è un sentimento ma accoglienza e concretezza del servizio. Gesù che hai toccato lebbrosi, accolto prostitute, cenato con pubblicani, donami di poter infrangere ogni barriera di esclusione.
Chi ti ha introdotto alla Fede?
Ho visto mio padre ed i miei fratelli tornare trasformati nel cuore dalla messa domenicale ed ho voluto capire. Era impressionante come il loro cuore era cambiato.
Cosa vorresti chiedere a Dio?
Per me chiedo la parola. Di imparare a parlare. Per la mia famiglia chiedo la vetta del nostro cammino, ossia l’unità.
Cosa provi durante la messa?
Faccio fatica a stare in silenzio ma il mio autismo mi fa sentire la solitudine di ciascuno che si macina e diventa comunione. Si arriva in tanti e si parte essendo un corpo.
Cosa pensi dovremmo fare per essere cristiani?
Non lo so. È una domanda più grande di me. Forse il confidare in un amore che ci raccoglie mentre siamo dispersi nelle strade della nostra vita. Tanto più siamo sicuri di sapere scegliere le strade da soli tanto più ci stiamo perdendo. Credo che la fede sia aprire la porta della propria vita a Dio, accettare una presenza che ci accompagni.
Qual è il rapporto con tuo padre?
Mio padre mi ha amato anche se sono autistico e mi è venuto a cercare. Lui non vuole farmi come lui ma farsi come me. Non mi è difficile pensare a Dio come padre.
Qual è il rapporto con i tuoi fratelli?
Mio fratello Leonardo sta tornando da me, mi cerca. Mia sorella Arianna invece sta ancora fuggendo ed il mio amore la attende in silenzio.
Chi è per te Dio?
Dio per me è amore, non un sentimento ma accoglienza e servizio.
I miei fratelli sono la strada, la comunione, la condivisione.
Tutti però. Se ne escludi uno, nessuno più può essere veramente fratello perché è scelto non amato, ha qualcosa che lo fa scegliere. L’amore o accoglie tutti o non è amore perché seleziona.
Come posso trasmettere la Fede a mio figlio?
Non puoi. È impossibile. Se tu vivi la Fede lui non può non respirarla. Se vuoi diffondere la Fede, io penso, dimentica la diffusione che altrimenti diventa propaganda. Apri di più la porta a Dio nella tua vita e senza che tu te ne accorga gli altri vedranno.
Solo Dio dona la Fede, solo chi è colmo di Dio può essere strumento inconsapevole di questo dono agli altri.
Parlaci della tua preghiera.
Io dentro di me non prego con parole. Elevo a Dio degli stati della mia interiorità e mi sembra che a volte Dio mi risponda donandomi altri stati. Questo può andare avanti per del tempo e molti stati. Voi tramutate gli stati interiori in parole io non ne sono capace.
Quale credi sia la tua missione?
La mia missione è contribuire alla società della piena integrazione di ogni diversità. Non più paura del diverso da me. Finalmente liberi. Finalmente compiutamente fratelli.
Quando sei felice?
Quando voi mi accogliete. Lo sento nel vostro amore.
Come ti sentivi da piccolo?
Disperato nella prigione dell’autismo.
Vuoi dire qualcosa alla nostra comunità cristiana?
Rovesciate le categorie sociali del mondo. Andate a cercare gli esclusi, includeteli e date loro i posti di maggior onore. Onorate e servite gli ultimi più esclusi e fatene le persone più importanti della vostra comunità. Dio ha lavato i piedi a pescatori della Galilea, quindi questo amore non ha misura.
Ciao a tutti.
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