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Incontro annuale famiglie adottive Missionarie della Carità – (Roma)

Federico, perché sei diventato autistico, es. per colpa dei vaccini?

La scienza non lo sa esattamente.

Federico, ti piace la musica?

Molto. Amo i pianisti di boogie.

Cosa fai nella vita?

Faccio lo scrittore ed un po’ il giornalista.

Come si può comunicare con te?

Essere sereni nella relazione altrimenti non capisco e mi agito.

Quando hai iniziato a scrivere?

In parrocchia al gruppo cresima. Gli altri parlavano ed io scrivevo.

Cosa ti fa arrabbiare?

Il pietismo. Io non vi compatisco anche se avete la sfortuna di non essere autistici.

…?

No. Sono una brava persona, lo dicono tutti.

Federico, come preghi?

Senza parole. La mia è una preghiera per stati del cuore.

Come hai imparato così bene l’italiano?

Sono andato a scuola.

Che consiglio daresti ai genitori di figli con disabilità?

Fare un falò di tutte le aspettative e restituire al fluire della vita la sua libertà.

Federico, hai scritto dei libri?

Due per spiegare l’autismo.

Frequenti delle ragazze?

Esco a cena con ragazze autistiche ma non ho ancora trovato la persona giusta.

…?

Vero. Il mio pensiero è diverso dal vostro. È autistico.

A scuola ti hanno mai preso in giro?

Mai. Sono generalmente sottilmente inquietante. Nessuno ha il coraggio per prendermi in giro.

Quale metodo usi per studiare?

Non studio dalla maturità. Il sapere neurotipico è gregario, compilativo e chiuso alle dimensioni del mistero e dell’assurdo che tanto peso hanno nella vita umana.

Come ti senti ad essere diverso?

Io non sono diverso da qualcosa. Io sono Federico.

Cosa significa per te essere cristiani?

Credere che l’amore fa nuove tutte le cose come è accaduto per la disgrazia del mio autismo che con amore è diventato un dono.

Com’è tuo padre?

Abbastanza bene.

La scelta della servitù è un passaggio importante.

Quali sono i tuoi sogni?

Attraversare tutta la vita senza avere mai sogni.

Sono pericolosi.

La vita è meravigliosa solo se da lei non pretendi nulla.

Quando ti sei accorto che i genitori ti potevano aiutare?

Il loro è stato un cammino.

Perché credi in Dio?

Perché ho visto la differenza in chi lo vive.

Qual’ è il tuo rapporto con Dio?

Io non uso parole. Per me sono limitanti. Io dialogo con Dio per stati del cuore. Mi sembra che Dio sia autistico con me per rendere possibile l’incontro.

Mio figlio è diversamente abile ma non vuole ammetterlo, cosa puoi dirgli per aiutarlo?

Forse è ancora prigioniero della visione del limite. Io non mi sento meno di nessuno ma diverso da ciascuno.

Chi stimi di più?

Non ci ho mai pensato. Valutare le persone non mi viene.

Com’ è il tuo rapporto con i tuoi fratelli?

Abbastanza bene. Tendente all’ampio spazio di miglioramento.

Dove si possono acquistare i tuoi libri?

In pescheria no. Proverei in libreria.

Pubblicato inDiversità

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