Ciao a tutti. Sono felice rivedervi.
Federico, ho letto su un tuo libro che avevi amici con cui volevi stare ma che li cacciavi. Io ho mia figlia che fa così con me o sua sorella, che cosa mi consigli?
È l’ansia di non essere capace a gestire la relazione ed allora la si fugge per evitare la frustrazione della sconfitta.
Federico, cosa pensi dei ragazzi, come mia figlia, che sono sempre davanti ai cellulari, che usano i social? Che rapporto hai con questi mezzi di comunicazione?
Gli adolescenti neurotipici sono spesso in balia di una emotività che non governano. Noi autistici siamo più lineari. Io sono in Facebook per rispondere a domande sull’autismo.
Federico, sei in contatto con altri ragazzi autistici?
Si, alcuni di Gorizia.
Hai degli amici?
Si, tanti. Faccio male?
Abbiamo dei figli disabili-superabili, è bello quello che ci fai conoscere. Tu dici i neurotipici, mia figlia parla di normodotati. Chiedevo questo perché sicuramente oltre ai due genitori fantastici avrai degli amici.
È la speranza che fa fiorire il futuro. Pochi fiori? Allora più speranza. La speranza prende un futuro cronologico e ne fa un futuro esistenziale.
Questa tua speranza da dove viene, sei credente?
Si. Io credo in Dio.
Se ti va ci puoi raccontare quando hai incontrato Dio nella tua vita? e come?
Papà tornava da messa trasformato. Era cambiato oltre lui. Era cambiato da qualcosa di altro. Molti mi chiedono perché io credo in Dio. Credo per lo stupore che mi fa ciò che avviene nelle anime che credono.
Ti sei mai arrabbiato con Dio per essere diverso?
Io sono felice di essere autistico. È meraviglioso anche se a volte non facile. Ringrazio Dio di essere autistico e cerco di fare bene la mia parte.
Hai detto che hai amici di Gorizia, di che cosa parli con loro?
Con loro scriviamo articoli per Città Nuova.
Hai mai visto i tuoi genitori arrabbiati perché qualcosa non andava bene per la tua vita o per la scuola?
Capita a volte.
Parlo delle abitudini; so che per te è importante avere abitudini. Mia figlia fa così, se la giacca non è allacciata come dice lei entra in crisi, come si fa a diventare flessibili?
Non devi lavorare su questo sintomo ma sulla causa profonda che credo sia l’ansia per il futuro da dipendenza da te. Lo faccio spiegare a papà.
Che scuole hai frequentato? e che difficoltà hai trovato?
Liceo scientifico. Difficoltà: la noia.
Incontro genitori adottivi che hanno difficoltà ad accettare la diversità dei propri figli, piccole diversità. Volevo sapere un pensiero di Federico su questo, credo in quello che dici ma ho paura che non basti dirlo.
Lo devono sperimentare. La diversità fa paura ma l’incontro manifesta che la paura era inconsistente e lì si scatena la gioia. Altra cosa importante è bruciare le proprie aspettative sui figli per restituire alla propria vita la sua libertà.
Guardi la televisione?
Spesso.
Cosa guardi in TV? Il telegiornale lo guardi?
Cartoni animati.
So che hai dei fratelli, che rapporto hai con loro?
Ci vogliamo molto bene ma le nostre vite sono ora un po’ parallele.
Che consiglio daresti a una persona che limita la propria vita per mancanza di autostima?
Non lo so. Per me non ha molto senso avere stima di sé come anche non averla. Meglio lasciar stare e restituire alla propria vita la sua libertà. Una vita prigioniera di un cuore dolente o inquieto, avvizzisce.
Che cosa è per te l’amore? Ti sei mai innamorato?
Sì. L’amore è ridurre un po’ la propria felicità per promuovere la felicità dell’altro. Io vedo ogni tanto ragazze autistiche ma ancora non ho trovato la persona giusta per me.
La vita è una domanda, hai tu una domanda da fare a noi?
Che emozioni provate a confronto con la mia umanità così aliena?
[…da varie persone …NOI SIAMO GLI ALIENI IN CONFRONTO A TE, TU HAI UN RAPPORTO SPECIALE CON IL PADRE CELESTE …CHE EMOZIONI PROVIAMO: UNA GIOIA PROFONDA, TI VEDO E CAPISCO CHE HAI UNA LIBERTA’ VERA, SEI UNA PERSONA CON UNA DIGNITA’ CON UN TUO VALORE DAVANTI A DIO E DA LI’ VIENE LA VERA LIBERTA’]
Spero.
Come preghi Dio?
È una relazione non verbale. Io rivolgo a Dio dei miei stati d’animo ed a volte mi sembra di percepire stati d’animo di risposta.
Ho letto il secondo libro che hai scritto, quando i visitatori vanno nel monastero delle suore, citi un incontro dove pregano in silenzio ed entrano in contatto con gli altri. Quando preghi ti capita di entrare in contatto con altre persone?
Certo. Si può pregare l’altro nel senso di avere una relazione solo spirituale con l’altro. Ma siccome l’anima è più nel profondo del tumulto psichico, è necessario placare ogni propria manifestazione sia interna che esterna.
Tornando al secondo libro, una curiosità, indichi che c’è un uomo sulla montagna, quell’uomo è papà Oreste?
Ovvio.
Sono un insegnate, ho incontrato diversi alunni autistici, bambini che vivono nel loro mondo, ma l’emozione provata questa sera è stata forte nel vedere questa tua forza nel voler uscire da questo per entrare nel nostro mondo, volevo chiederti quando sei riuscito a rompere questo muro tra questi due mondi?
A me sembra quando ho cominciato ad avere speranza che fosse possibile venire fuori dal mio isolamento.
…dopo i 10 minuti di SILENZIO …
Grazie a voi.
Ti ringrazio a nome mio e di tutti per la positività e le grandi emozioni.
Anche io sono un insegnante ed in classe ho una bambina autistica, mi dicono che gli autistici non capiscono le battute di spirito ma mi sembra che tu ne abbia da vendere, anche la mia autistica mi sorprende: mi abbraccia. Ti chiedo di darmi due consigli preziosi, uno su cosa fare e uno su cosa non fare.
Non fare: Avere timore.
Fare: Proponile una piccola nuova attività ogni giorno per costruire in lei la sua visione di farcela.
Da questa esperienza sono rimasta colpita e mi porterò a casa molte cose.
Durante la sessione del silenzio all’inizio ho fatto fatica, sono entrata in relazione con quello che era legato ai sensi, i rumori, poi lentamente qualcosa è cambiato ero centrata su qualcosa.
Per voi neurotipici il silenzio totale è una esperienza rara.
Nella realtà quotidiana vediamo sempre più famiglie allo sbando e questa vostra testimonianza straordinaria credo sia un segno della presenza del mistero nella nostra vita.
Leggerei il finale del mio libro come sintesi di questo vissuto.
Sia oggi che l’altra volta al Gerini mi ha colpito il vostro rapporto padre e figlio, ma non appare una figura: la mamma, che è la moglie di tuo padre. Che rapporto hai con la mamma?
La mamma si occupa di cose serie. Lei cucina.
Grazie.
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