Manifesto
Diversamente Felici
Di Federico De Rosa
- La normalità non esiste. Non c’è alcuno standard di conformità dell’essere umano che possa determinare chi è normale e chi no. Nel genere umano siamo tutti diversi, ciascuno è unico e quindi nessuno dovrebbe essere escluso.
- Siamo tutti diversamente abili perché ciascun essere umano ha un mix di limiti e qualità che è solo suo. Ciascun essere umano, quindi, è diversamente abile non rispetto ad una ipotetica normalità che non esiste ma rispetto agli altri esseri umani che sono tutti diversi da lui.
- Ciascun essere umano parte dal suo diversamente abile che è unico e punta ad un diversamente felice che è solo suo, perché ciascuno ha la sua insindacabile visione di quali siano la sua realizzazione e la sua felicità.
- Nessuno dovrebbe pensare che un’altra persona non potrà mai essere felice perché nessuno può applicare ad altri il proprio personale concetto di felicità.
- Esseri umani che dispongono di ridotte capacità di autonomia tanto da disporre di varie forme di supporto, rientrano perfettamente nelle logiche di cui sopra.
- Ogni essere umano dovrebbe quando possibile aiutare gli altri ad apprendere nuove autonomie desiderate e nessuno può applicare agli altri o peggio imporre la propria idea di piena autonomia perché se una persona non ha necessità o interesse a fare una certa cosa, l’autonomia di farla non la riguarda.
- Ogni essere umano ha la facoltà di provare ad essere felice e nessuno può essere felice nel modo che gli altri pretendono da lui.
- Solo se accetteremo la radicale irriducibile diversità tra tutti potremo costruire una società veramente inclusiva e solidale. Diversità ed unità crescono insieme.