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Diversamente Felici

Manifesto

di Federico De Rosa

  1. La normalità non esiste. Non c’è alcuno standard di conformità dell’essere umano che possa determinare chi è normale e chi no. Nel genere umano siamo tutti diversi, ciascuno è unico e quindi nessuno dovrebbe essere escluso.
  2. Siamo tutti diversamente abili perché ciascun essere umano ha un mix di limiti e qualità che è solo suo. Ciascun essere umano, quindi, è diversamente abile non rispetto ad una ipotetica normalità che non esiste ma rispetto agli altri esseri umani che sono tutti diversi da lui.
  3. Ciascun essere umano parte dal suo diversamente abile che è unico e punta ad un diversamente felice che è solo suo, perché ciascuno ha la sua insindacabile visione di quali siano la sua realizzazione e la sua felicità.
  4. Nessuno dovrebbe pensare che un’altra persona non potrà mai essere felice perché nessuno può applicare ad altri il proprio personale concetto di felicità.
  5. Esseri umani che dispongono di ridotte capacità di autonomia tanto da disporre di varie forme di supporto, rientrano perfettamente nelle logiche di cui sopra.
  6. Ogni essere umano dovrebbe quando possibile aiutare gli altri ad apprendere nuove autonomie desiderate e nessuno può applicare agli altri o peggio imporre la propria idea di piena autonomia perché se una persona non ha necessità o interesse a fare una certa cosa, l’autonomia di farla non la riguarda.
  7. Ogni essere umano ha la facoltà di provare ad essere felice e nessuno può essere felice nel modo che gli altri pretendono da lui.
  8. Solo se accetteremo la radicale irriducibile diversità tra tutti potremo costruire una società veramente inclusiva e solidale. Diversità ed unità crescono insieme.
  9. La disabilità è negli occhi di chi ci guarda. La realtà ha solo diversità, alcune limitanti. Non rendete una persona disabile pensando che lo sia. Io sono felice di essere autistico ed ho dei limiti. Voi non avete limiti? Siamo tutti solo persone. Io divento disabile quando qualcuno mi pensa tale. E divento triste per quella persona lì.