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Istituto “A. Gentili – V. Tortoreto di San Ginesio”

A Sarnano (MC)

Domande e risposte con gli studenti di scuola superiore

(Domanda sull’indicare cose che gli piace fare)

Stare in silenzio.

Suonare percussioni.

Camminare nei boschi.

(Domanda sul se svolge un lavoro)

Sono scrittore e giornalista.

(Domanda su cosa gli piace mangiare)

Cinghiale.

(Domanda sul come vede se stesso)

Sono diversamente magro.

(Domanda sul se fa il tifo per una squadra di calcio)

Nessuna. Il calcio ha troppa comunicazione.

(Sul se pratica sport)

Si. Ginnastica all’aperto e nuoto.

(Se a casa ha animali)

Un fratello, un padre e una madre.

(Se è mai stato innamorato)

Sì, ma le ragazze parlano troppo. Io vivo di silenzi. Devo cercare una ragazza autistica.

(Qual è una canzone che gli piace)

Da Bugslife, il finale. Poi Champion Jack Dupree (pianista).

(Com’è stata la sua esperienza scolastica)

Bella. Solo che la scuola a volte impone tempi e metodi un pò anti autistici.

(Se gli piace ballare)

No. Preferisco stare steso in silenzio ma qualche volta va bene.

(Il film che gli piace di più)

Monsters & Co. È la mia storia.

(Che studi ha fatto)

Scientifico. Amavo molto chimica e latino.

(Se si considera una persona religiosa)

No. Laico. Ma credo in Dio. Sono cristiano cattolico. Dio ha fede in me ed io rifletto questa luce.

(Che altro mestiere gli sarebbe piaciuto fare se non era scrittore e giornalista)

Assaggiatore di cinghiali.

(Se gli piace più il mare o la montagna)

Entrambi. Anche le terme.

(Se nella sua vita ha fatto dei viaggi)

Tanti in Europa. Mi piace la Cornovaglia in silenzio.

(Su quale sia il messaggio che lui vuole mandare a loro studenti)

Che voi potete costruire un mondo nuovo in cui nessuno sia più escluso. Da oggi, cercate le persone isolate e puntatele. Lì si nasconde il vostro più grande tesoro.

(Sul se ha paura di qualcosa e di cosa)

No. Non ho mai paura. Sono consapevole dei pericoli. Un giorno morirò ma la sala di attesa è meravigliosa.

(Sul se è felice di essere lì con loro studenti)

Sì, mi piace incontrare studenti e dialogare. Qui e ora, voi siete la mia gioia.

(Se gli piace leggere)

Si. Audiolibri. Ma amo di più scrivere. Avendo ricevuto il luminoso dono del silenzio verbale, penso molto e poi amo scrivere.

(Perché amava la chimica?)

Perché ha una sua potente bellezza.

(Sul se si sente bene lì con loro)

Si. Bene. Felice di essere autistico e di poter dialogare con voi che siete diversi da me.

(Se gli piace l’arte)

Si. Sabato vado alla mostra sul Futurismo.

(Se gli piace la musica classica)

Si. Anche il jazz.

(Se si sente orgoglioso di ciò che ha fatto)

No. Non mi piace l’orgoglio. Mi sembra un culto dell’io. Lo trovo tetro. Io ho una missione che è ciò che io posso fare per il mondo. A me non serve nulla. Io sto bene così. Dalla vita ho molto e non mi serve altro. Anzi ho troppo e vorrei ridurre per avere più vuoto e silenzio.

(Se c’è qualcosa che lo fa arrabbiare)

Nulla. Mi rattrista chi ha pietà di me. Forse mi vede troppo magro. La disabilità è negli occhi di chi ci guarda. La disabilità è uno sguardo di paura.

(Sul se cambierebbe qualcosa del suo passato fino ad oggi)

No. Direi di no. È stata una avventura autistica meravigliosa. Anche il dolore è stato importante per crescere in umanità.

(Quali sono le due cose che più ti piacciono).

Il mangiare e il silenzio.

(Che rapporto ha con le persone della sua famiglia)

Buono. Vedo poco mia sorella perché lavora tanto ma credo andrà meglio in una altra età. Mamma è cuore e casa. Mio fratello è un po’ selvaggio ma cucina benissimo. Papà è il mio giovane assistente. Tirare su un genitore dona belle soddisfazioni.

(Credi nel destino?)

No. Credo nel cinghiale.

(Ti piacciono gli animali?)

Sì, ma nel bosco. Incontrare il cervo è bellissimo.

(Quali sono le tue convinzioni?)

Ogni istante cambia il mio modo di vedere me e il mondo. Imparo sempre e da tutti e mi sento in costante evoluzione. Questo evolvere ogni istante credo sia la vita.

(Hai mai litigato?)

Mai. Io non litigo mai. Sto zitto e spesso soccombo alla volontà di altri ma la considero una ginnastica per relativizzare il mio io.

(Hai avuto una persona cara che poi sia morta?)

Si. Zio bruno dieci anni fa. Facevamo sempre le vacanze insieme. Non so. Io lo sento vivo nel mio cuore. Non riesco a vivere la morte come fine ma solo come distacco. È un mistero.

(Come va la tua esperienza con il Dopo di Noi?)

Faccio un po’ e un po’. Ho casa con altri ragazzi autistici ma amo anche tornare alle mie radici.

Pubblicato inScuole e Università

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