(Federico)
Ciao ragazzi, sono felice di conoscervi. Vi è piaciuto il mio libro?
(I ragazzi rispondono di sì)
Grazie.
(Domanda dei ragazzi su cosa Federico prova quando scrive)
Gioia. Liberazione. Missione.
(Domanda sul se sarebbe stato la persona che è senza l’amore di chi lo ha amato nella vita)
No. Come per tutti. Ogni essere umano deve un grande grazie a chi lo ha amato. L’amore degli altri ci rende noi stessi.
(Domanda su cosa loro studenti possono fare per aiutarlo nella sua missione)
Puntare tutti gli esclusi. Stanarli. Siate guerriglieri dell’inclusione. Nel più diverso da te si nasconde il tuo tesoro.
(Domanda su dove ha trovato la forza per affrontare il suo autismo)
Nel mio silenzio. Io ho il dono del silenzio. Il silenzio riunifica l’io e lo risana. Il silenzio condiviso è la vetta della comunicazione.
(Domanda su un consiglio per realizzare i propri sogni)
Guardatevi dai vostri sogni. Sono pericolosi. Sono ciò che l’universo deve fare perché tu sia felice. Sono pretesa, inferno. Cerca invece senza sosta il contrario, ossia la tua missione che è ciò che tu puoi fare per l’universo. Non è immediato trovarla. È unica, solo tua e nascosta dentro di te. Ti farà faticare ma ti renderà felice.
(Domanda sul se Federico può dare dei consigli per diventare scrittori)
Si. Cercate la vostra missione nella vita. Lei vi renderà autentici perché di voi brucerà ciò che inutile. Non si costruisce uno scrittore, al contrario deve smontarsi, ridursi, farsi sempre più essenziale e quindi luminoso. Quando sarai prossimo al nulla di te, tutto missione, solo dono, venderai molti libri. Io ne ho venduti quasi 15.000 mi dicono. Io non me ne curo molto.
(Domanda sul come ha trovato la forza per superare gli ostacoli)
La forza viene dal silenzio. Gli ostacoli sono amici che ci aiutano, ci allenano a diventare persone migliori.
(Domanda sul se è fiero del suo successo)
Fiero mi fa orrore. Il successo è una illusione. Sono felice di correre verso la mia missione che è aiutare a capire l’autismo. Per il resto vivo essenziale, basico, biologico per poter essere felice.
(Domanda su quale dei libri che ha scritto gli piace di più)
Quello più utile a chi legge. Io non lo so.
(Domanda sul chi lo ha aiutato con amore)
La mia famiglia e poi tanti amici e tanti genitori di persone autistiche.
(Domanda su quanto ci ha messo a scrivere un libro e se è stato facile)
Da settembre a maggio. È stato facile. Per me scrivere è facile e fare la doccia è difficile. È una mente diversa.
(Domanda sul se Federico sta pensando ad un nuovo libro)
Si. Si chiamerà la felicità difesa. Un pensiero sulla decrescita dell’io e sulla gioia di una vita essenziale.
(Domanda sul come la sua famiglia lo ha amato)
Mi hanno amato nel mio silenzio. È stato commovente.
(Domanda su cosa prova a dialogare ora con gli studenti)
Molto bello. È parlare con il futuro. Voi siete il futuro. Impegnatevi per un futuro più umano.
(Domanda sul che emozione ha provato scrivendo Una Mente Diversa)
Bella. Una ripresa diretta di tutto ciò che accade nella mia mente.
(Un saluto finale di Federico)
Grazie per questo incontro. Restiamo in contatto.
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